1° tratto Cusiano - Base Extreme Waves Commezzadura
Subito dopo la confluenza del Fiume Noce con la Vermigliana, a Cusiano, si trova il punto ideale per iniziare l'escursione canoistica della Val di Sole. La corrente non è troppo impetuosa, la strada statale corre lungo il fiume, i passaggi ondosi non sono superiori al secondo grado.
In questo tratto il Noce è incanalato da sponde artificiali e così prosegue, con notevole velocità, sino ad un chilometro dopo Pellizzano; qui le sponde si interrompono bruscamente e ci si trova di fronte ad un salto artificiale superabile solo previa attenta ricognizione.
Superato il salto il torrente per alcuni chilometri non presenta grosse difficoltà (terzo grado) fino all'arrivo al paese di Mezzana dove la corrente aumenta di velocità formando passaggi di terzo e quarto grado con rapide continue ed ininterrotte per circa due chilometri. Su queste rapide, per un tratto di 600 metri si sono svolti nel 1993 i Campionati del mondo di Canoa Kayak slalom. Da maggio a settembre è in funzione un impianto slalom per competizioni internazionali ed allenamenti ad alto livello.
Tale percorso richiede, come del resto buona parte del tratto percorribile del Torrente Noce, una tecnica più che sicura ed una notevole esperienza. Dopo il ponte a Valle di Mezzana-Marilleva il Noce mantiene difficoltà di terzo e quarto grado fino ad arrivare nei pressi di Mestriago dove la difficoltà decresce ed anche un rovesciamento non presenta troppi problemi per il recupero materiale.
Tra sponde boscose ci si avvicina a Dimaro dove, dopo un'ampia curva, uno sbarramento artificiale obbligherebbe al trasbordo, ma grazie ad uno scivolo sulla destra orografica, appositamente costruito per canoisti, si può accedere all'ampia ansa di Dimaro. Poco più a valle del ponte di Dimaro ha inizio la famosa "rapida della segheria", riservata a canoisti esperti a causa della difficoltà che può raggiungere anche il quinto grado e la cui ricognizione è possibile dalla sponda destra.
2° tratto Monclassico - Caldes - Ponte Stori
Il tratto di circa due chilometri che segue la "rapida della segheria" non è da considerarsi interessante dal punto di vista canoistico ed è quindi consigliabile il reimbarco a Monclassico a valle dello sbarramento artificiale. La discesa è quì in acque meno difficili, pur mantenendo per circa quattro chilometri difficoltà tra il secondo e il terzo grado. All'altezza di Malè, iniziano le "gole boschive" caratterizzate da rapide susseguenti e difficili, mediamente di terzo e quarto grado. Alla confluenza con il torrente Rabbies la portata e la velocità del fiume possono aumentare considerevolmente.
Passando sotto ai paesi di Caldes, Cavizzana, Tozzaga e Bordiana la valle si è ristretta, la strada statale si è allontanata ed il torrente alterna difficoltà di terzo e quarto grado in una suggestiva cornice naturale. In località Ponte Stori, dopo l'omonima rapida di quarto grado, è consigliabile fermarsi per utilizzare uno degli ultimi punti più comodi per lo sbarco ed il recupero con gli automezzi.
3° tratto Ponte Stori - Lago S. Giustina
Per chi non teme la difficoltà estrema di passaggi in gola e la scomodità di un recupero poco agevole, il Noce offre in questo ultimo tratto navigabile le più forti e avvincenti rapide alpine. Secondo il livello del lago la discesa può proseguire anche dopo il Ponte di Mostizzolo fino ad arrivare al bacino artificiale di S.Giustina, dove il torrente termina il suo corso e dove lo sbarco può divenire poco agevole.
Appena prima del lago il Fiume Noce entra in un canyon dalle sponde alte fino a 100 metri, che presenta tre rapide di V grado denominate "I Tre Passaggi" che possono essere più o meno affrontati in funzione della portata del fiume.